Palazzo Lanza di Trabia a San Nicola Arcella (CS)
Al limite settentrionale della Calabria tirrenica cosentina, a pochi chilometri da Scalea, si trova il promontorio che chiude sul lato sud-est il golfo di Policastro, il tratto di mare che bagna anche la Campania e la Basilicata.
Affacciato sul versante nord di questa terrazza naturale, Palazzo Lanza di Trabia domina un tratto di costa che offre luoghi magnifici e siti di grande interesse storico e artistico. Tra questi, la spiaggia dell’Arcomagno, un anfiteatro di ciottoli che si apre sul mare attraverso un arco di roccia; l’isola di Dino, di fronte a Praia a Mare, uno sperone di rocce scoscese nel quale si aprono innumerevoli grotte; la Torre Crawford, edificio cinquecentesco di avvistamento costiero di epoca spagnola che ha preso il soprannome dallo scrittore americano Francis Marion Crawford, che soggiornò nella torre tra il 1890 e i primi del 1900 durante i suoi viaggi nell’Italia meridionale.
Palazzo Lanza fu costruito alla fine del 1700 come residenza estiva della famiglia Spinelli la quale - grazie al principe Antonio - aveva ampliato il territorio acquistando nel 1768 il feudo di Ajeta, già di proprietà nei secoli precedenti dei Loira e dei Carafa. In seguito, il principe siciliano Pietro Lanza Branciforte, principe di Trabia, ereditò il feudo e quindi anche il palazzo sposando nel 1832 Eleonora Spinelli Caracciolo, principessa di Scalea e ultima erede degli Spinelli.
Edificato su pianta rettangolare – 36 metri per 30 – con impronta barocca e largo uso di pietre locali di Grisolia e di San Lucido, si trova sul margine settentrionale del promontorio. Il primo piano era riservato a residenza mentre gli spazi al piano terra erano destinati a depositi di varia natura.
Oggi il palazzo, di proprietà dello Stato, è aggiudicato in concessione ventennale alla società Fabiano Hospitality che lo ha trasformato in residenza e dimora storica di soggiorno: cinque suite, una libreria, un’area ristorazione, un centro di cura e benessere e spazi dedicati alle attività di promozione del territorio calabrese per valorizzare l’arte, la cultura, l’enogastronomia, aperto al pubblico nel 2023. La trasformazione in struttura ricettiva rientra nel più ampio perimetro dei Progetti a rete, un’iniziativa dell’Agenzia del Demanio di recupero e riuso del patrimonio pubblico che ha particolare valore storico, culturale e paesaggistico sull’intero territorio nazionale. Gli edifici sono destinati alla valorizzazione economica e culturale secondo reti tematiche che uniscono i temi del turismo, dell’ambiente, della cultura e della mobilità dolce tramite lo strumento normativo della concessione o locazione di valorizzazione: il privato si fa carico della ristrutturazione del bene e in cambio lo utilizza e lo rende fruibile anche attraverso nuove attività legate alla promozione dell’arte, della cultura e del territorio.
Gli elementi caratterizzanti del progetto di ristrutturazione hanno riguardato non soltanto un intervento minimo ma anche l’utilizzo di tecniche e materiali bio-eco compatibili, ritenendo che la tutela del valore culturale e identitario e dei suoi elementi costitutivi siano aspetti fondamentali.
La tecnica costruttiva del palazzo, il clima del luogo, l’utilizzo di materiali locali, le fonti di approvvigionamento energetico individuate (pannelli fotovoltaici), la vegetazione, l’impianto di raccolta e conservazione di acqua piovana trovano ispirazione nel concetto di progettazione bioclimatica con l’obiettivo di minimizzare i consumi e le dispersioni energetiche, a contenere l’inquinamento e a ottimizzare le potenzialità dei materiali.
La strada di ingresso al palazzo, la sistemazione della strada verso il mare senza l’uso di asfalto, la vegetazione prevista, le essenze del giardino sensoriale, i sistemi di illuminazione a led e impianti cosiddetti a “basso assorbimento” sono stati ritenuti necessari per creare spazi abitativi di elevato comfort ambientale, e nello specifico, di comfort termo-igrometrico, acustico e visivo.
Tra le varie attività, infine, saranno organizzate escursioni, visite guidate, coinvolgimento degli ospiti in attività e progetti di salvaguardia dell’ambiente storico, artistico e culturale e dell'habitat naturale e paesaggistico, con particolare riguardo allo sviluppo delle attività del mare e dei percorsi naturalistici.