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Rigenerazione, Ricostruzione, Recupero, Riuso e Resilienza: le cinque R dell’immobile pubblico

Il patrimonio pubblico al centro del workshop promosso dall'Agenzia. L’evento ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni e mondo accademico sulle strategie di resilienza e le sfide della ricostruzione post sisma

Workshop Cinque R dell'Immobiliare pubblico

Sono le cinque R dell’immobile pubblico le protagoniste del workshop che si è tenuto il 18 aprile 2023 alla Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma che ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni e mondo accademico sulle strategie di resilienza e di ricostruzione post sisma. L’appuntamento è stato il terzo di un ciclo di incontri organizzati dall’Officina per la Rigenerazione dell’Immobile Pubblico dell’Agenzia del Demanio istituita per avviare e promuovere una «rete di innovazione» secondo una visione di Public Building as a service.

Su questi temi si sono confrontati il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme alla presenza della Pro Rettrice della Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma Anna Maria Giovenale, del Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano e del Commissario per la ricostruzione post-sisma 2016 Guido Castelli, per segnare la nuova prospettiva di intervento sugli immobili pubblici.

Workshop 5 R immobile pubblico

Gli obiettivi dei lavori si possono riassumere nelle prospettive e nelle proposte concrete condivise con i partecipanti sui temi seguenti:

  • sostegno all'efficienza energetica: gestione intelligente dell'energia e uso di energia rinnovabile nelle infrastrutture pubbliche, compresi gli edifici pubblici, e nel settore dell'edilizia abitativa
  • promozione di strategie finalizzate a basse emissioni di carbonio inclusa la mobilità urbana multimodale sostenibile e di pertinenti misure di adattamento e mitigazione
  • promozione di investimenti destinati a far fronte a rischi specifici, garantendo la resilienza alle catastrofi e sviluppando sistemi di gestione delle catastrofi stesse
  • investimenti nel settore dell'acquaper rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell'Unione in materia ambientale e per soddisfare le esigenze individuate dagli Stati membri
  • conservazione, protezione, promozione e sviluppo del patrimonio naturale e culturale
  • sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità sfavorite nelle aree urbane

Un focus particolare riguarda possibili collaborazioni tra Agenzia e mondo accademico e della ricerca che sono potenzialmente in grado di generare l’attivazione virtuosa di un processo di contaminazione con i soggetti attuatori con l’obiettivo di ottimizzare qualità, competenze tecnologiche e forza innovativa finalizzate agli interventi sugli immobili pubblici.

Proprio il Direttore dell’Agenzia, nel suo intervento iniziale ha sottolineato il tema centrale della nuova mission orientata alla cura del patrimonio e degli edifici per creare valore per i territori e generare impatti positivi per l’economia. L’immobile come elemento in grado di cambiare il volto delle città e lo stile di vita delle persone, soprattutto nei territori più fragili. Nell'ambito dei vari temi trattati, il Direttore dal Verme ha affermato che “…Non è più possibile rigenerare un immobile pubblico senza prendersi cura anche dei fabbisogni del territorio che lo ospita con una rigenerazione a tutto tondo, economica, sociale, culturaleL’Agenzia sta lavorando in modo nuovo affinché l’intervento di valorizzazione su un edificio ne restituisca la memoria e i profondi valori del passato, di quello che è stata l’Europa, di quello che è stato il nostro Paese. L’Agenzia del Demanio ha il compito importante di riportare alla memoria i valori di questa grandezza cogliendo così l’opportunità del Futuro”.

Il Sottosegretario Albano ha aggiunto un “R” in più, quella della “Reason Why”, cioè la ragione per la quale è essenziale e prioritario occuparsi del patrimonio pubblico. Valorizzare il patrimonio significa, dal suo punto di vista, esprimere non solo valore economico ma anche sociale ed ambientale. Ciò riguarda oggi tutti i territori, soprattutto quelli colpiti da gravi emergenze come sisma e dissesto idrogeologico: “Quando si parla di società o di economia, in fondo, stiamo parlando di persone e imprese che devono andare al passo con la ricostruzione. È fondamentale che il patrimonio pubblico da detrattore ambientale possa diventare un fattore di sviluppo. Abbiamo una ricchezza nella nostra Nazione che può essere valorizzata tramite strategie all’altezza dei nostri competitor europei. La sicurezza e la stabilità finanziaria sono proprio quello di cui abbiamo bisogno per trovare equilibrio tra risorse scarse e bisogni crescenti dei cittadini. Sicurezza e stabilità finanziaria sono anche le premesse per la modernizzazione di questa Nazione. Tutto questo può avvenire, e deve avvenire, solo con il contributo di ciascuno di noi”.

Il Commissario per la Ricostruzione post-sisma 2016 Guido Castelli ha ricordato che “...Il decreto Legge sulla ricostruzione, che è stato recentemente convertito dal Parlamento, è stato esplicito nell’aggiungere alle attribuzioni del Commissario straordinario per la ricostruzione pro-tempore anche la funzione della riparazione, invocata dal Sottosegretario Lucia Albano. Ricostruire e ricompaginare il patrimonio immobiliare è ormai acquisizione consumata e perfezionata anche a livello economico, deve sposarsi con la ripresa economica, con la tenuta della coesione sociale e con tutto quello che in qualche misura evoca, per quanto riguarda il rapporto con i beni. La ricostruzione impone due linee di indirizzo: dopo una crisi sismica bisogna da un lato ricostruire meglio e dall’altro sollecitare la comunità a seguire i processi di ricostruzione per evitare di replicare gli errori commessi in precedenza”.

Dopo i saluti istituzionali di cui abbiamo dato conto, l’evento è proseguito con tavoli tematici che hanno analizzato le relazioni tra caratteristiche naturali e modificazioni antropiche dei territori in cui si verificano catastrofi naturali e il ruolo fondamentale che può giocare un’attenta pianificazione territoriale. I lavori hanno affrontato i seguenti temi:

  • Dall’emergenza alla ricostruzione - Primi elementi per una riflessione con interventi di Fabrizio Tucci, direttore Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura della Sapienza Università di Roma; Massimo Babudri, direttore Servizi al Patrimonio Agenzia del Demanio; Andrea Prota, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Università di Napoli Federico II; Paolo Segala, Coordinatore della Sezione Software di ISI - Ingegneria Sismica Italiana.
  • Strategie e strumenti per ri-abitare i territori in crisi con interventi di Laura Ricci, coordinatore del Dottorato in Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura della Sapienza Università di Roma; Filippo Salucci, direttore Struttura per la Progettazione Agenzia del Demanio; Francesco Karrer, Architetto e Urbanista; Massimo Bricocoli, direttore del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.