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L'Om 'd Fer nell'ex Castello Abbaziale, Sant'Ambrogio di Torino

Immagini del Comune di Sant'Ambrogio di Torino e del ristorante e albergo l'Om 'd Fer.

 

La storia recente dell’Ex Castello Abbaziale di Sant’Ambrogio di Torino rappresenta un esempio virtuoso di valorizzazione e rinascita di un bene di grande valore storico frutto dello strumento del federalismo demaniale culturale. Oggi il castello, dopo il restauro, ospita il ristorante e albergo L’Om ‘d Fer.

Dopo secoli di abbandono, una parte del Castello viene acquisita dal Comune di Sant’Ambrogio di Torino e dichiarato di interesse culturale. Negli anni, il Comune procede al restauro e alla realizzazione di una struttura che sarà poi destinata ad attività ricettive. La proprietà del bene è suddivisa tra Comune e Agenzia del Demanio così le parti concordano di utilizzare il federalismo demaniale culturale, per trasferire nel 2015 la proprietà completa a Comune e procedere a valorizzarlo.

A fine 2015, il Comune affida in concessione per 10 anni il Castello a un privato che ha provveduto a terminare i lavori di allestimento necessari per la struttura che, nell’agosto del 2016, apre al pubblico con il nome di L’Om d’ Fer, ristorante e albergo.

Si conclude così un cammino che ha visto collaborare nel corso degli anni le amministrazioni coinvolte (Comune, Agenzia del Demanio, MiBAC) con l’obiettivo di ridare vita a un bene pubblico in disuso riaprendolo al pubblico e coinvolgendo il territorio in una “rigenerazione urbana” di più ampio respiro.

 

Brevi cenni storici

Il Castello Abbaziale è una testimonianza di epoca medievale che si trova nel territorio di Sant’Ambrogio di Torino in Val di Susa, alle pendici del Monte Pirchiriano sul quale sorge la famosa Abbazia della Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte e famosa in tutto il mondo.

E’ probabile che il Castello, oltre che alloggiamento per guarnigione di guardia, fosse anche la dimora “urbana” dell’abate che da qui poteva amministrare i territori sotto la giurisdizione dell’Abbazia. Alcuni documenti fanno ipotizzare che fosse già edificato nel 1176 mentre si ha certezza della sua esistenza nel 1290. Dopo innumerevoli vicissitudini culminate in saccheggi e distruzioni, l’edificio cade in rovina nel corso dei secoli e rimane abbandonato fino agli interventi del Comune negli anni scorsi.